Psichiatra e Psicoterapeuta a Trapani e Online

Perchè dovrei andare da uno psichiatra?

Published by

on

Spesso, non appena si sente nominare la parola “psichiatra”, l’immaginario collettivo corre verso scene dolorose e stigmatizzanti come quelle collegate ai manicomi, alla “follia” intesa come emarginazione sociale, isolamento, vergogna e paura.

Per fortuna, la realtà è ben diversa: non solo i manicomi non esistono più, ma la psichiatria si è notevolmente evoluta; ciò ha consentito di passare, gradualmente, da un atteggiamento di custodia e separazione degli individui considerati “alienati” rispetto al resto della società, ad un atteggiamento improntato alla cura, alla riabilitazione e al sostegno di chi manifesti un disagio psichico.

Disagio che, peraltro, coinvolge quasi ogni essere umano, almeno in un periodo della propria esistenza, e da cui nessuno può considerarsi immune o esente.
Curando un individuo che manifesti un malessere psichico, spesso ci si rende conto di quanto sia l’ambiente intorno a lui ad essere l’elemento davvero “malato”, ammesso che di malattia si possa parlare.

Per queste ragioni, la psichiatria è diventata, nel tempo, una branca complessa e ricca di sfide ed opportunità: alcune diagnosi che, un tempo, sarebbero suonate quasi come delle condanne a vita, oggi si traducono, nella maggior parte dei casi, in disturbi curabili e controllabili, che consentono a chi ne soffre di condurre una vita soddisfacente, purché adottando adeguati presidi terapeutici.

Le ragioni per cui ci si rivolge ad uno psichiatra sono molteplici e svariate: dai disturbi come i quadri ansiosi o l’insonnia, a episodi depressivi, ad oscillazioni repentine del tono dell’umore, disturbi alimentari, alterazioni della personalità, dipendenze, a veri e propri quadri di psicosi, e molti altri.

Oggi, le terapie psicofarmacologiche sono molto ben tollerate nella maggior parte dei casi, ed è possibile individualizzarle al fine di ridurre o eliminare del tutto gli effetti collaterali, e di ottenere il massimo risultato terapeutico.

Bisognerebbe sicuramente rivolgersi ad uno psichiatra in alcune circostanze particolari (che non costituiscono tuttavia un elenco esaustivo dei possibili motivi):

  • Ci si sente molto spesso tristi, demotivati, privi di energie, al punto da non provare più alcun interesse per le attività quotidiane;
  • Si pensa che la propria vita sia ormai “rovinata” e che nulla possa aiutare a migliorare la propria situazione;
  • Si sperimentano frequenti e intensi sbalzi di umore, con alternanza di fasi di tristezza e noia e fasi di iperattività e irritabilità;
  • Si hanno frequenti attacchi di ansia, che impediscono di svolgere le proprie attività quotidiane;
  • Si è dipendenti da una sostanza stupefacente, dall’alcool, dal gioco d’azzardo, dalla pornografia o da altro;
  • Ci si sente costantemente preoccupati rispetto alla propria vita e rispetto al futuro, anche nel caso in cui non siano presenti reali “minacce” al normale andamento della propria esistenza;
  • Sono presenti abbuffate frequenti o, al contrario, restrizioni alimentari importanti;
  • Si hanno reazioni emotive e comportamenti considerati “spropositati” rispetto al contesto, oppure talvolta si tende a diventare molto irritabili e aggressivi;
  • In seguito ad un evento traumatico, si sono sviluppati sintomi come pensieri intrusivi, sogni ricorrenti rispetto all’episodio stesso, ansia, paura, insonnia e altro;
  • Si hanno idee o convinzioni fisse, irremovibili e non considerate plausibili o condivisibili dal resto delle persone intorno a noi;
  • E’ successo di sentire delle voci che altri non sentivano o di vedere delle cose che altri non vedevano;
  • Negli ultimi tempi, si dorme troppo, oppure troppo poco rispetto al solito;
  • Si accusano sintomi fisici (disturbi gastrointestinali, cefalea, dolori muscolari o articolari, tachicardia, cardiopalmo, difficoltà respiratorie, etc.) che non abbiano trovato una spiegazione medica organica;
  • Negli ultimi tempi, si è sperimentato un incremento considerevole dell’appetito o, al contrario, una sua importante riduzione;
  • I propri cari riferiscono di “non riconoscerci più” e di essere molto preoccupati per noi;
  • Si è subito un lutto che non si riesce a metabolizzare, anche a distanza di tempo.

    Come precisato, questo non è un elenco esaustivo e, in generale, bisognerebbe rivolgersi ad un professionista della salute mentale ogni qual volta si sperimenti una situazione di disagio e di sofferenza psichica.

Lascia un commento