Dott. ssa Giulia Luppino

Il disturbo d’ansia da separazione è uno dei più diffusi disturbi ansiosi, responsabile di una sintomatologia avvertita molto intensamente dal paziente, al momento dell’allontanamento da figure di riferimento importanti.

In chi si manifesta l’ansia da separazione

Può manifestarsi nei bambini e negli adolescenti, per lo più laddove essi debbano allontanarsi dai genitori o rimanere soli in casa, oppure negli adulti, in risposta alla lontananza (reale o prospettata) da figure di attaccamento fondamentali (partner, genitori, figli, fratelli o sorelle, amici intimi, altro).

Cause del disturbo d’ansia da separazione

Il ruolo della relazione con le figure di attaccamento

Le cause di questo disturbo possono essere variabili: molto spesso, le fasi dello sviluppo (infanzia e adolescenza) vi sono implicate, laddove sia presente un attaccamento alle figure genitoriali troppo forte o, al contrario, instabile.

Il ruolo del temperamento di base e dei tratti di personalità

La presenza di un temperamento ansioso può fungere da fattore predisponente, così come tratti di personalità dipendente, evitante e di insicurezza tali da far sì che l’individuo tenda ad “appoggiarsi” molto alle figure di riferimento circostanti, faticando ad agire autonomamente.

I sintomi del disturbo d’ansia da separazione

I sintomi del disturbo sono molto simili a quelli di altri disturbi ansiosi, ai quali spesso si sovrappone, e comprendono:

• Marcata preoccupazione o timori spropositati al momento in cui ci si debba separare, anche provvisoriamente, dalle proprie figure di riferimento;
  
• Paura che possa accadere loro qualcosa di terribile, come gravi malattie, incidenti o morte;
  
• Attacchi di panico durante tali separazioni;
  
• Angoscia e paura al pensiero di restare in casa da soli;
  
• Tendenza a isolarsi, rifiutando di andare a scuola o a lavoro, e non uscendo di casa senza la propria figura di attaccamento;
  
• Paura di sentirsi male o di aver bisogno di aiuto mentre si è da soli, e non poterlo ricevere;
  
• Insonnia legata al pensiero della separazione;
  
• Incubi sul tema della separazione;
  
• Sintomi fisici (tachicardia, fame d’aria, altre somatizzazioni) spesso correlati ai momenti di separazione

Come curare il disturbo d’ansia da separazione

Se il paziente è un bambino o un adolescente

In questo caso, oltre ad intervenire con un approccio psicoterapico mirato, è fondamentale un intervento sul nucleo familiare, sia di tipo psicoeducazionale che, se necessario, sotto forma di vera e propria terapia familiare.

Ciò che bisogna modificare, infatti, è la relazione fra il bambino/adolescente e le proprie figure di attaccamento, conducendo gradualmente ad un legame saldo, ma flessibile, che preveda anche degli adeguati spazi di autonomia e responsabilizzazione

Se il paziente è un adulto

In questo caso, bisogna innanzittutto indagare bene i tratti di personalità dell’individuo, verificando se siano presenti aspetti di dipendenza, aspetti evitanti o turbe importanti a carico dell’autostima, dell’autonomia complessiva, della maturità raggiunta per età.

L’importanza della psicoterapia nell’ansia da separazione

Il trattamento psicoterapico è in questi casi indispensabile, anche per evitare il perpetuarsi dello stesso modello relazionale con altre figure di relazione importanti.

Le strategie saranno differenti a seconda della situazione, ma non possono generalmente prescindere da un’analisi delle tappe dello sviluppo del paziente, delle relazioni con le figure d’attaccamento in epoca precoce, oltre che una buona indagine degli aspetti inconsci di dipendenza/controdipendenza, aggressività passiva eventualmente presenti.

Il trattamento farmacologico dell’ansia da separazione

Il trattamento farmacologico può essere di supporto, consentendo di gestire la sintomatologia ansiosa e migliorando il quadro clinico nella sua globalità

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