
Avete presente quelle persone che soffrono di una costante ansia e preoccupazione, più o meno per qualsiasi possibile evento o circostanza che li circondi?
Ecco, il Disturbo d’ansia generalizzata riguarda proprio loro!
Ma di cosa di tratta nello specifico?
Scopriamolo insieme.
Il Disturbo d’ansia generalizzata: che cos’è
Quantità di tempo coinvolto
Il disturbo d’ansia generalizzata si caratterizza per il fatto che gli individui affetti manifestano ansia durante la maggior parte del loro tempo, in risposta ai più svariati stimoli e circostanze.
Intensità dei sintomi
L’ansia entra a far parte della loro vita in maniera costante e continuativa, determinando preoccupazione e apprensione spesso incontrollabili, sicuramente molto maggiori rispetto a una fisiologica reazione ansiosa legata ad un momento o a un evento stressante.
Paura di cosa? Di tutto!
L’individuo affetto da disturbo d’ansia generalizzata, in sintesi, si preoccupa e si affanna per qualsiasi cosa: impegni lavorativi, occasioni sociali, questioni burocratiche, gestione economica, possibili problemi di salute propri o dei propri cari, e chi più ne ha più ne metta.
Il carico emotivo dell’ansia protratta
E’ abbastanza semplice comprendere come, alla lunga, sia davvero difficile convivere con un simile carico emotivo, e che un’ansia protratta e duratura nel tempo possa avere conseguenze negative tanto sulla mente, quanto sul corpo.
Gli effetti dell’ansia sul corpo
Per gli effetti medici dell’ansia e dello stress sull’organismo, vedi l’articolo appositamente dedicato: Curare la psiche, guarire il corpo: come il disagio psichico incide sulla salute fisica – Il ruolo della cura psichiatrica e psicoterapica
Sintomi del disturbo d’ansia generalizzata

I criteri cardine
Naturalmente, il sintomo cardine è proprio l’ansia, ovvero la preoccupazione eccessiva, l’apprensione e il disagio, in risposta agli stimoli più svariati.
Per parlare di Disturbo d’ansia generalizzata, i sintomi devono essere presenti per la maggior parte del tempo, per un periodo minimo di sei mesi, determinando una compromissione significativa della qualità di vita.
I sintomi aggiuntivi
All’ansia propriamente detta possono associarsi molti altri sintomi, di natura variabile, come ad esempio:
- Tensione psichica, nervosismo e irrequietezza: questi soggetti hanno la sensazione di avere sempre i nervi a fior di pelle, vivono in costante stato di allerta;
- Alterazioni del sonno: spesso, si associa insonnia, oppure può essere presente un sogno non ristoratore o, ancora, assediato da incubi;
- Somatizzazioni: la tensione psichica non espressa si riversa quasi inevitabilmente sul corpo. Queste persone potranno sperimentare somatizzazioni del tipo più svariato: tachicardia e cardiopalmo, fame d’aria, tensione muscolare o vere e proprie contratture, cefalea, disturbi gastrointestinali e molto altro;
- Difficoltà di concentrazione e di memoria: l’ansia “offusca” le capacità cognitive determinandone un peggioramento (reversibile se l’ansia viene curata);
- Depressione: uno stato ansioso protratto nel tempo può complicarsi con l’insorgenza di sintomi depressivi. Ciò non avviene in tutti casi, ma è una delle possibili evoluzioni di un disturbo non adeguatamente trattato.
Disturbo d’ansia o semplice “apprensione”?
Il temperamento ansioso di base
Gli individui che soffrono di ansia generalizzata, molto spesso, riferiscono di “essere sempre stati così”: nella maggior parte dei casi, infatti, il disturbo ansioso fa parte di un temperamento di base, con caratteristiche ansiose, che predispone l’individuo al suo sviluppo.
Ma come distinguere, allora, la semplice apprensione da un disturbo d’ansia?
L’ansia patologica come entità che compromette la vita quotidiana
La compromissione della qualità di vita
Come avviene nella maggior parte dei casi, la differenza è essenzialmente quantitativa e basata sul livello di compromissione della qualità di vita del soggetto.
Quando un temperamento ansioso di base degenera in ansia patologica
Se è vero, infatti, che esistono molti individui con un temperamento ansioso di base, tale però da non inficiare seriamente la qualità della loro esistenza, è vero anche che, nel momento in cui le attività quotidiane (sonno, alimentazione, attività lavorativa, relazioni sociali, hobby e altro) iniziano ad essere compromesse dall’ansia, allora è necessario intervenire.
Gli esordi giovanili: anche bambini e adolescenti possono essere ansiosi
In una discreta percentuale di casi, il disturbo d’ansia generalizzata può manifestarsi già in età infantile o adolescenziale, andando incontro a una serie di recrudescenze nel corso della vita, e richiedendo un approccio psicoterapeutico precoce per evitarne la cronicizzazione.
Ansia: come curarla

Fortunatamente, il Disturbo d’ansia generalizzata può essere curato e tenuto adeguatamente sotto controllo, consentendo al soggetto affetto di condurre una vita normale.
Trattamento farmacologico dell’ansia
Il trattamento farmacologico prevede di solito non solo farmaci ansiolitici propriamente detti, usati con scopo sintomatico, ma può avvalersi di altri farmaci che, agendo sui meccanismi di ricaptazione della serotonina e di altri neurotrasmettitori, a lungo termine determinano la remissione del quadro, agendo anche a livello sinaptico, aiutando i meccanismi di plasticità cerebrale e di recupero.
Trattamento psicoterapico dell’ansia
Ad esso, generalmente, andrebbe associato un adeguato trattamento psicoterapico, con funzione sia supportiva e di sostegno, sia più strettamente analitica, che indaghi cioè le basi e le potenziali cause originanti il disturbo, determinandone nel tempo una risoluzione.
Altri interventi terapeutici per l’ansia
A seconda dei casi, possono essere utili interventi psicoeducazionali, preventivi, familiari, sociali, o di azione sul corpo (fisioterapia, rieducazione posturale, agopuntura e molto altro) per completare il percorso.
Prenota
Per prenotare un appuntamento con me, chiama il 351 6082967 o usa i miei Contatti

Lascia un commento